2 Settembre 2025

Pensieri settembrini

By admin

L’estate impallidisce nei suoi sogni,

già sente avvicinarsi la sua fine.

China il capo, stanca, ad ogni ora

davanti al morire dei giardini,

e solo ancora nei giorni più belli

indugia, memore, quasi sognando.

Hermann Hesse

Il secondo giorno di settembre è arrivato con la pioggia battente, il cielo grigio, il mare incolore. Lo osservo dalla porta finestra del terrazzo, velato dal biancore inconsistente di una nebbia impalpabile. Le colline oltre la stretta insenatura sono avvolte dal manto pallido, senza colore, di questa giornata con le nubi basse. Ecco l’autunno che bussa alla porta, ancora in modo poco deciso ma che sarà inesorabile col passare dei giorni. Arriva sommessamente, piano piano, con una giornata azzurra e una grigia, con la luce quieta, filtrata, con i profumi aspri di uve che fermentano, con i colori accesi dei frutti che l’ultimo sole caldo sta maturando. L’aria si fa frizzante al mattino, il lavoro riprende a ritmo normale e si ha voglia di stare più a lungo in cucina, magari preparando una calda zuppa o una torta profumata. La vita normale, casalinga, con il servizio del tè che si tira fuori dalla credenza e il profumo dell’olio essenziale nel diffusore. L’idea del mare, delle spiagge affollate, dei colori brillanti, sembra svanire all’improvviso.

Poi ci sono i ricordi che fanno capolino in giornate come questa, memorie di un tempo passato e di persone che non ci sono più. Nel tardo autunno mio fratello ha concluso la sua vita terrena e come in un lampo ci ha lasciati; l’esplosione di un corpo celeste che si assopisce, perde la luce e noi non possiamo più vederlo. L’acqua che scorre lungo i vetri, lacrime del cielo, in questo frangente di cambiamento che trasforma una stagione in un’altra. L’eterno divenire, l’immutabile ciclo della vita. Un cuore sofferente non guarisce, non si dà pace: estate o autunno, primavera o inverno, nulla può colmare il vuoto. Imparare a convivere col dolore, con la morte, come il passaggio delle stagioni: ecco, questo è l’unico modo affinché il percorso continui, senza tante domande e inutili spiegazioni.

Si sta come

d’autunno

sugli alberi

le foglie.

Giuseppe Ungaretti

Eppure, la magia di settembre tocca ancora il mio cuore. I filari di viti, l’uva lucente e zuccherina, le foglie del tiglio sotto la finestra che cambiano colore, l’aria piacevole che accarezza la pelle, dopo la furia della canicola estiva. Un mese magico, sublime, capace di regalare il meglio della terra ma anche il primo avviso della natura, prima del sonno e del riposo invernali.

A un campo, a un frutto il mio cuore si lega.

A un grappolo d’uva. È settembre.

Umberto Saba

Settembre è qui, con le sue piogge e il sole ancora forte, con l’aria frizzante e i pomeriggi caldi, con i colori del mondo che mutano ogni giorno di più, mentre le giornate si accorciano e le notti stellate sono promesse di eternità.