11 Novembre 2021

Piante e oli essenziali per l’autunno

By admin

Il clima d’autunno s’inasprisce virando verso il freddo invernale e giorno dopo giorno si insinua negli ambienti della nostra vita quotidiana. Assieme al cambiamento stagionale sopraggiungono anche disturbi fisici, non unicamente correlati ai malanni di stagione delle vie respiratorie. Le giornate che si accorciano e la vita limitata in massima parte agli ambienti chiusi, sono eventi che possono provocare malinconie e tristezze. Gli alberi spogli, le nebbie, la diminuzione della luce solare portano con sé una sindrome della stanchezza e della tristezza che può togliere il sonno la notte e portare malumori di giorno. Piante officinali e oli essenziali possono aiutarci a superare questa condizione di malessere, equilibrando il tono dell’umore e dandoci l’energia della natura.

Le combinazioni di due rimedi naturali quali la rosa canina e il tiglio, assolvono al doppio ruolo di fornire una forte scorta di vitamine per le vie respiratorie e le difese immunitarie e favorire il sonno notturno e il rilassamento. Ho già trattato queste due piante officinali separatamente, qui ricordo essenzialmente le proprietà salienti.

Le bacche di rosa canina (o cinorrodi), acquistabili in tutte le erboristerie in forma essiccata, sono una fonte formidabile di vitamina C e una manna per combattere gli stati influenzali; hanno inoltre effetti sedativi, calmano le palpitazioni e combattono l’insonnia, specie se assunti in infusi concentrati (un cucchiaio per tazza).

Il tiglio, da tempo immemorabile rimedio classico per le indigestioni, le influenze e per conciliare il sonno, viene usato principalmente per combattere i disturbi nervosi, l’ansia, l’emicrania e lo stress. Contro l’insonnia può essere paragonato ad un blando sonnifero senza effetti collaterali, purché lo si assuma con costanza. Combinare la rosa canina e il tiglio nella stessa tisana ne amplifica gli effetti e l’ottimo sapore la rende anche molto gradevole al palato.

Un frutto dimenticato dalle nostre tavole piene di prodotti esotici e fuori stagione è la mora di gelso, un piccolo scrigno di antiossidanti che combattono l’invecchiamento.

Fin da piccola ho apprezzato questo dolcissimo frutto estivo che cresce sul gelso secolare davanti a casa e forse per questo non vi rinuncio neanche adesso; infatti, ne utilizzo i frutti essiccati e le marmellate. Il gelso, originario della Cina, era coltivato allo scopo di alimentare i bacchi da seta. Racconterò l’affascinate storia legata a questa pianta, scriverò degli avventurosi viaggi in Oriente per avere quel filo di seta preziosa, qui mi limito a trattare le proprietà del frutto ahimè non valorizzato dalla modernità. Le more di gelso contengono il resveratrolo, capace di combattere i radicali liberi responsabili dell’ossidazione del corpo; la sostanza stimola anche la circolazione sanguigna e migliora la funzionalità dell’apparato cardiocircolatorio. Secondo studi recenti, tale sostanza sarebbe capace di fluidificare il sangue in modo da avere un’azione antitrombotica. I frutti contengono vitamine importanti quali la A, la C, la E, la K e minerali come il ferro, il calcio, il magnesio, il sodio, il potassio, il selenio e lo zinco; buona anche la presenza di fibre che migliorano la funzionalità intestinale e purificano sia sangue che fegato. Anche gli zuccheri naturali sono in grande quantità e assieme a fibre, vitamine e minerali forniscono senso di sazietà e molta energia. A questo principio attivo se ne aggiunge un altro, la morusina, un flavonoide con proprietà analgesiche capace di alleviare dolori ai muscoli, alla cute e alle articolazioni. Fare colazione o merenda con uno yogurt naturale, addolcito da una manciata di more di gelso essiccate, protegge l’organismo dall’invecchiamento e dona energia per tutta la giornata, alimentando pure il buonumore.

Oltre ai rimedi da assume in forma di preparati orali, esiste tutta una gamma di oli essenziali che aiutano ad affrontare i problemi di questa stagione per le loro proprietà calmanti e rilassanti. Da utilizzare durante un bagno caldo o diluiti in sostanze oleose per un massaggio, per l’aromaterapia o per profumare la casa, questi preziosi estratti delle officinali sono quanto di meglio ci possa essere dopo una giornata di lavoro stressante. Cominciamo col dire che tutti gli oli essenziali hanno proprietà antisettiche e che ogni essenza ha particolari capacità antitossiche, potere cicatrizzante e stimolante rigenerativo delle cellule. Gli oli essenziali sono dotati di estrema versatilità e presentano un duplice potere: lasciano all’organismo l’incarico di scegliere e assimilare le proprietà di cui necessita. Certe essenze hanno forti poteri sedativi, come la camomilla, la lavanda, la melissa, e sono utili in momenti di particolare stress nervoso. Basandosi sulla forza dello stimolo olfattivo, l’olio essenziale raggiunge il sistema limbico senza essere censurato dalla corteccia cerebrale; in poche parole, i profumi arrivano dritti al sistema nervoso, toccando la creatività, le emozioni, le intuizioni e agendo sull’inconscio. Esistono moltissimi oli essenziali in commercio, li potete trovare nelle erboristerie e parafarmacie oppure in forma di essenza diluita per gli ambienti nei negozi specializzati. Per cominciare, io vi consiglio di sceglierne pochi e ben mirati, in modo da familiarizzare con questo meraviglioso mondo tramandatoci dagli antichi alchimisti. In questo articolo ve ne consiglio tre: l’olio essenziale di lavanda per la depressione e il senso di solitudine, l’astenia, l’olio essenziale di cannella per la circolazione, il cuore e lo stomaco, l’olio essenziale di rosmarino per la debolezza, la stanchezza e per favorire la memoria.

L’amata lavanda, di cui ho tanto scritto, per me è una pianta e un olio essenziale irrinunciabile dalle proprietà infinite. In questo caso lo consiglio quale antidepressivo e calmante, cardiotonico e per ogni disturbo legato allo stress, al nervosismo, alla malinconia. Un bagno con qualche goccia di olio vi aiuterà a dormire bene e un cuscino profumato con la lavanda allontanerà gli incubi. Poche gocce di essenza diluite in una sostanza oleosa (olio di mandorle o di karité) rilasserà i muscoli e ridurrà i dolori nevralgici.

L’olio essenziale di cannella ha la capacità di favorire la circolazione, la respirazione, il cuore, la digestione: è un antispasmodico, riscaldante e armonizzante, con la capacità di rinforzare la memoria e lo stomaco. Il profumo è caldo, di spezie, aromatico. Lo si usa per profumare l’ambiente con gli appositi diffusori, oppure per curare un raffreddore tramite suffumigi (bacinella di acqua bollente, 7/8 gocce di olio) e per la cattiva digestione con un massaggio (20 gocce in 200 ml di olio di mandorle).

L’olio essenziale di rosmarino è particolarmente stimolante, energetico, antispasmodico e tonico. Un ottimo rimedio in caso di bronchite e tosse ma anche uno stimolante della concentrazione e dell’attenzione. Il profumo è forte, simile alla canfora. Agisce sul sistema nervoso stimolando l’attività cerebrale, migliorando la memoria e la concentrazione. Lo consiglio tramite diffusore per la casa, soprattutto al mattino; vi infonderà volontà e coraggio fin dalle prime ore, portando via quella malinconia mattutina dovuta al buio esterno. Tuttavia, lo si può usare per il bagno tonificante, soprattutto la sera, quando sarà un valido aiuto non solo per contrastare stress e stanchezza ma anche per i dolori articolari. Esistono anche altri usi, come il massaggio anticellulite istantaneo (5 gocce in un cucchiaio di olio di mandorle) o come shampoo rinforzante (10 gocce in 200 ml di shampoo neutro), però ritengo che in questo periodo in cui gli incubi delle chiusure e delle limitazioni si riaffacciano, l’uso più indicato sia quello per la mente.

Tanti sono i rimedi naturali per affrontare le giornate d’autunno, la marea oscura di cui parlavano gli antichi, purché ci sia la volontà di abbassare i toni delle tensioni che proviamo e dei conflitti che troppo spesso ci lacerano. Nelle religioni orientali la capacità dell’uomo saggio è quella di far fluire via gli eventi avversi, di non farsi condizionare l’anima dai conflitti esterni, cercando un continuo equilibrio interiore. Di questi tempi sappiamo bene che cambiare la realtà è più utopistico che mai; quindi, cercare un’armonizzazione interna appare l’unico lusso che, nonostante tutto, possiamo ancora permetterci.