6 Giugno 2018

Sognando il mare

By admin

Capita nelle lunghe giornate di uno scrittore, impiegate a riempire fogli vuoti, a fare ricerche, a cancellare e riscrivere, di sentire il bisogno di trovarsi altrove. In fondo raccontiamo le vite degli altri, descriviamo vicende che non ci riguardano direttamente, mettiamo parte di noi stessi o tutti noi stessi nelle riflessioni che accompagnano le storie. Non è esserci però, non siamo noi la storia, si tratta di un’imitazione della vita che serve da filo conduttore in un mondo di fantasia da inventare. Il computer diventa l’unico interlocutore, i blocchi per gli appunti sono le liste dei desideri, i libri da consultare sono i mentori, le agende con gli inviti a scrivere la propria storia sono lo sprono.

Scrivere

Scrivere

Eppure la mente così impegnata ad immaginare e trasformare la fantasia in parole, trova il tempo di evadere e sognare di trovarsi al mare. Sì, il mare, la spiaggia, le camminate sul bagnasciuga oppure i passi incerti sulle scogliere; la poco poetica tintarella, i drink in spiaggia, la brezza e la salsedine. La mente corre ai luoghi familiari, dove ho trascorso l’infanzia: il mare limpido, gli scogli impervi e la natura selvaggia che così bene si combinano al mio carattere.

Mare istriano

Mare istriano

S. Giovanni - Umago

S. Giovanni – Umago

Scogli

Scogli

Tra le rocce

Tra le rocce

Poi il mare lagunare di Grado, le spiagge attrezzate per i turisti, i viali con i pini marittimi, gli alberghi liberty che hanno segnato le estati della mia giovinezza, dai vent’anni fino alla maturità.

Belle époque

Belle époque

Galleria verde

Galleria verde

Malinconico

Malinconico

Spiaggia

Spiaggia

Viale alberato

Viale alberato

Infine il sogno di un’estate, anni fa, a Sorrento e in Costiera amalfitana, dove la bellezza del Mediterraneo era magia.

Golfo di Sorrento

Golfo di Sorrento

Magia mediterranea

Magia mediterranea

Scrivere è l’esperienza più importante della mia vita, il senso compiuto di una ricerca che è iniziata a sei anni, quando componevo piccole poesie per mia madre. Le fiabe scritte alle elementari, i temi troppo lunghi alle medie e alle superiori, i primi articoli pubblicati in Italia, i racconti e i libri dell’età adulta. Sono le tappe fondamentali di una vita non molto felice ma di certo coerente. Poi però, tra un paragrafo e l’altro, il desiderio di sentire il profumo del mare nei giorni di riposo diventa un bisogno forte, profondo, impellente, e l’estate che avanza rappresenta un richiamo alla vita e alla leggerezza che contagia persino me, oscura scrittrice misantropa, rintanata in un appartamento pieno di libri, film d’antan e malinconie.