18 Ottobre 2019

Menù d’autunno per una cena romantica

By admin

La gioia di cucinare per gli altri raggiunge il suo apice nelle cene romantiche, indipendentemente da chi sia il partner che si mette ai fornelli. Non sono molto portata per il romanticismo di coppia, per l’atmosfera da mille e una notte, soprattutto non ho alcuna inclinazione da geisha. Tuttavia, mi rendo perfettamente conto che cenare assieme, dimenticando per un momento i problemi e le difficoltà della vita quotidiana, possa essere una vera boccata d’aria nelle relazioni e un modo semplice di rinvigorire il rapporto. Anche in questo caso consiglio di usare sempre i prodotti di stagione, inventando o rivedendo delle ricette in grado di esaltare i sapori, gli aromi, i profumi che in quel momento la terra ci dona. Una tavola colorata, con qualche oggetto carino, con i candelieri preferiti, rallegra lo spirito, esalta il cibo e la compagnia. Per questo menù ho scelto una ricetta francese con i funghi freschi (reperibili ovunque in questa stagione) per aprire il pasto col suo gusto vellutato; segue un secondo particolare che mescola il sapore dell’arrosto a quello della frutta caramellata e, per finire, lo strudel di mele che è il principe dell’autunno.

 

 

 

 

Zuppa di funghi

Zuppa di funghi

 

Per scaldare l’atmosfera a lume di candela, in una sera autunnale con le temperature che iniziano ad abbassarsi (o almeno dovrebbero), una zuppa vellutata è un buon inizio, magari accompagnata da un vino di qualità.

Occorrono 750 g di funghi champignon freschissimi, 90 g di farina, 1 l e mezzo di brodo di carne o vegetale, 200 g di panna fresca, 2 scalogni, un limone, 100 g di burro, sale e pepe.

Pulite i funghi e tagliateli a lamelle sottili, spruzzateli con il succo di limone affinché non si anneriscano. In una casseruola fate soffriggere lo scalogno con 25 g di burro. Aggiungete i funghi appena lo scalogno comincia a imbiondire. Salate e pepate, fate cuocere a fuoco moderato per una quarantina di minuti, fino all’evaporazione completa dell’acqua. Nel frattempo, fate sciogliere il rimanente burro, aggiungete la farina, mescolate energicamente col cucchiaio di legno in modo da ottenere una pasta liscia e senza grumi. Bagnate con il brodo, mescolando bene. Lasciate cuocere a fuoco moderato per una decina di minuti, fino ad ottenere una besciamella, versate quindi il miscuglio sui funghi e continuate la cottura a fuoco molto basso. Dopo qualche minuto, passate la zuppa con il frullatore da immersione, versatela nella zuppiera e incorporate la panna fresca. Controllate il sale e servitela calda, accompagnata con crostini di pane.

 

Filetto di maiale alle prugne caramellate

Filetto con prugne caramellate

L’arrosto di maiale alle prugne caramellate è un secondo piatto molto gustoso, perfetto per i pranzi delle feste, ma anche per una cena a due. L’abbinamento tra carne e frutta, in questo caso le prugne con note dolci e acidule, funziona insolitamente bene e vi consente di stupire il partner con una preparazione gustosa che non comporta troppa fatica.

Occorrono un filetto non troppo grande di maiale, mezzo litro di brodo vegetale (carota, sedano, porro, zucchina, basilico, pomodoro), 400 g di prugne fresche, 50 g di zucchero, salvia e rosmarino tritati (un cucchiaio circa), un pizzico di noce moscata, un cucchiaio di amido di mais, sale e pepe appena macinato.

Ungete una teglia da forno con poco olio d’oliva, quindi massaggiate la carne con le spezie: sale, pepe macinato al momento, salvia e rosmarino tritati. Infornate a 200 gradi, in forno preriscaldato, facendo dorare su tutti i lati. Togliete la teglia dal forno, versate un mestolo di brodo e infornate nuovamente; ripeterete l’operazione più volte durante la cottura affinché la carne non si asciughi troppo. Nel frattempo, mettete in una padella capiente lo zucchero e appena inizia a sciogliersi aggiungete le prugne lavate, denocciolate e tagliate a pezzi. Unite il pizzico di noce moscata grattugiata sul momento e lasciate caramellare per qualche minuto, senza cuocere troppo la frutta. Dopo circa un’ora prelevate la teglia dal forno e unite le prugne dopo aver tolto l’arrosto che avvolgerete nella carta stagnola. Intanto versate solo il sugo, senza le prugne, in un pentolino e aggiungete l’amido di mais sciolto in un cucchiaio d’acqua, quindi mescolate per bene finché non si rapprende leggermente. Affettate la carne, servitela con le prugne e accompagnate il tutto con l’intingolo bollente.

 

Strudel di mele

Strudel di mele

Per terminare, un classico dolce della tradizione austriaca e tedesca, conosciuto ovunque e declinato in tutte le maniere. Il sapore acidulo delle mele renette, la dolcezza dell’uva sultanina, l’aroma speziato della cannella, il gusto caldo del rum, chiuderanno la cena in modo semplice ed elegante.

Occorrono per la pasta: 150 g di farina, 25 g di burro, un uovo, olio, un pizzico di sale. Per il ripieno: 100 g di pangrattato, 75 g di burro, 1 kg e mezzo di mele renette, 3 bicchierini di rum, 75 g di uvetta sultanina, 150 g di zucchero, 1 cucchiaio di cannella in polvere. Per guarnire: un pizzico di cannella in polvere e una bustina di zucchero vanigliato.

Mettete sulla spianatoia la farina a fontana, ponete al centro il burro, l’uovo, 3 cucchiai d’acqua e un pizzico di sale. Impastate fino ad ottenere una pasta omogenea che raccoglierete a palla, ungetela con poco olio, copritela e fatela riposare per mezzora. Stendetela con il mattarello sul tavolo infarinato e tiratela sottile. Per il ripieno, rosolate il pangrattato nel burro, sbucciate le mele e grattugiatele grossolanamente, fate ammollare l’uvetta in metà dose di rum mentre l’altra metà versatela sulle mele e mescolate. Cospargete i 2/3 della sfoglia con il pangrattato rosolato, lasciando liberi i bordi, ponetevi sopra le mele, l’uvetta strizzata e lo zucchero mescolato alla cannella. Arrotolate delicatamente la pasta e schiacciatela alle estremità. Dorate la pasta spennellandola con un miscuglio formato da due cucchiai d’acqua, un cucchiaio di zucchero a velo e un pizzico di cannella. Infornate in forno preriscaldato a 180°, sulla piastra a metà altezza, e fate cuocere per circa 45 minuti. Sfornate e spolverate con il restante zucchero vanigliato. Il dolce è delizioso accompagnato da un liquore gradevole e aromatico, come il “sangue morlacco”, un ottimo cherry di marasche.